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Ecco la lista dei titolini sottoquotati: tutti strong buy ?

Ecco la lista dei titolini sottoquotati: tutti strong buy ?

Pubblicato Gio 08 Settembre 2016 - 00:25 da La redazione Tag: Borsa

Nell’overflow delle informazioni che ogni giorno raggiungono i mercati due elementi debbono essere notati: il primo è che i settori dell’azionario USA che hanno guadagnato di più nell’ultimo periodo sono i tecnologici e il settore finanziario. Vi ricordate ? Vi ricordate l’ultima volta che avevate il dolce in bocca con l’azionario ? Tanto tanto tempo fa ? Ebbene lo avevate soprattutto perché era il settore tecnologico e le biotecnologie in particolare a farvi sognare. E oggi sono ritornati ad essere sulla cresta dell’onda. Noi sappiamo che il momentum non passa come una rondine a primavera, ma fa la stagione. E sembra essere tornata la stagione dei titoli tecnologici. Questo è il primo elemento.

 

Il secondo elemento è più etereo: è normale che un titolino bastonato due volte all’anno almeno torni ad essere superstar, tanto bastano due garage all’Eur come chioserebbe Giuseppe Minnicelli come controvalore scambiato ed il titolo vola al rialzo. Il problema è che qui il “respiro” del mercato si sta facendo davvero ampio e non ci vuole il grafico del McClellan per constatare che se solo oggi la BCE dovesse dire qualcosa di intelligentemente tranquillizzante per i mercati potremmo vedere un mini rialzo. Anche Ralph Acampora ieri ha dichiarato che il Toro USA è sano perché il breath del mercato è molto ampio.

 

Vediamo quindi di seguito l’elenco dei nostri strong buy, ovvero dei titoli grandi e piccoli che hanno una valutazione DCF (discounted cash flow)  con un differenziale di guadagno rispetto al target:

 

 

 

Mettiamo in guardia il lettore però: non è perché il titolino sia sottoquotato rispetto ad un valore stabilito da una nostra formula che sia necessario lanciarsi ad acquistare il titolo senza nessuna paura. Possono capitare casi di titolini (caso di Alerion è principe) che per ragioni più o meno di mercato rimangono sottoquotati per anni annorum e chi incautamente si sia avventurato a comprarli (parliamo di CIA ad esempio ?) senza guardare il momentum si trova con il cerino in mano. Prendiamo un caso che mi sta a cuore da diverso tempo: TESMEC, ottimo titolo, ottimo bilancio. Ma chi si azzarda a comprarla che non mostra un grafico degno assolutamente di nota ? E intendiamo un grafico senza anima, senza acquisti e senza Tori, un cardiogramma piatto. Oppure prendiamo Astaldi, che si muove da anni all’interno di un canale orizzontale senza direzione e senza personalità. Oppure ancora Maire Tecnimont, grafico mensile molto bullish, bottom up e bla bla bla, però tutte le volte che abbiamo provato a comprarla l’abbiamo presa nei denti. Morale: la tabella deve essere usata con molta cautela. Pensate che il valore di MPS è di 0,50, ma se continua così e fallisce il referendum (notizia di oggi di Goldman Sachs) potrebbe saltare a gambe all’aria. Ma questo la formula che calcola il price value non lo sa perché non legge i report di Goldman Sachs.

 

(articolo di Gianluca Tonti)


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