Prima di scrivere certe cose bisogna pensarci sopra bene perché poi condizionano le settimane che vengono.
Diversi lettori mi hanno scritto ieri ed oggi ma volevo aspettare la chiusura di oggi prima di esprimermi.
Allora specifichiamo: un conto è il mercato nel suo complesso, un conto sono i settori, un conto sono i singoli titoli.
Partiamo dal basso, dai singoli titoli, che è la cosa più importante perché tocca molto il portafoglio e poco il quadro complessivo.
Nonostante diversi stop loss che abbiamo preso ieri per il momento sui titoli singoli del nostro listino non si vedono grosse inversioni di tendenza.
Per fare questo le trendline settimanali aiutano ed anche tanto.
Esempio su monte dei Paschi: la trendline regge ancora. Poi ovviamente se stessimo sopra o sotto la trendline ci può ballare un -30% o +30% e questo ovviamente è da evitare. Quindi per una singola operazione sapere che Monte dei Paschi è ancora al rialzo sul settimanale ma tu sul daily sei stato stoppato conta niente.
In più si aggiunga che ci sono diverse azioni che ballano sui supporti delle congestioni senza riuscire a romperle, come se qualcuno stesse comprando sugli stop loss degli altri (vedere Saipem, Stellantis, Brunello Cucinelli giusto per citare le ultime che abbiamo indicato nei giorni scorsi).
So che molti lettori fanno di testa loro e quindi queste cose sono bene ripeterle. Non dobbiamo farci prendere dalla paura per uno storno, non dobbiamo rimanere dentro al mercato se crolla tutto (cosa che per il momento non si vede assolutamente all’orizzonte, al momento di scrivere Wall Street corre come un Toro).
Veniamo ora agli indici settoriali. Il settore Ftse banking index ora non è ancora in modalità ribasso, semplicemente i prezzi si stanno riallineando alla trendline dopo una sbornia oltre la trendline.
Di nuovo è difficile dire che scende ora perché non abbiamo nessuna prova di ribasso, solo qualche indizio peraltro labile perché il fatto che ci sia stato un ribasso dei tassi non significa che d’ora in avanti ci sarà una pioggia di ribassi dei tassi. Diciamo che è facile prevedere che ci saranno ribassi difficile prevedere quando e di che portata.
L’indice Ftse MIB40 (che è come dire che è un indice bancario perché è fatto principalmente di banche ed assicurazioni) è in fase laterale e manca di quella volatilità tipica dei mercati a fine corsa. Sembra più una accumulazione piuttosto che una distribuzione e siccome stiamo entrando in una fase di lateralità stagionale mi sembra più appropriato dire che siamo ad uno stop pit del rialzo piuttosto che alla fine del movimento.
Conclusione: a livello di singoli titoli noi ci fidiamo dei nostri stop loss, per quanto dolorosi sono sempre e comunque necessari. A livello di mercato per il momento non è cambiato nulla.
Quando cambierà e se cambierà lo scriveremo.
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