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Michael Burry: Il Genio Controcorrente che Continua a Sfidare i Mercati

Michael Burry: Il Genio Controcorrente che Continua a Sfidare i Mercati

Pubblicato Mer 19 Marzo 2025 - 13:12 da Gian Luca Tonti Tag: Borsa

 

Michael Burry è una delle figure più iconiche del mondo finanziario, noto per la sua straordinaria capacità di individuare bolle speculative e anticipare crisi che sfuggono alla maggioranza degli investitori.

Dalla previsione del crollo della bolla dot-com all’ormai leggendaria scommessa ribassista sui mutui subprime del 2008, fino alle più recenti operazioni sui titoli tecnologici e difensivi, il gestore dell’hedge fund Scion Asset Management continua a dettare il passo con una strategia fuori dal coro.

Burry si è fatto conoscere nei primi anni 2000 per le sue acute analisi finanziarie pubblicate su forum come Silicon Investor.

Già allora, la sua capacità di scovare inefficienze di mercato gli permise di anticipare il crollo della bolla dot-com, andando contro l’ottimismo dilagante sugli asset tecnologici.

Tuttavia, la sua vera consacrazione arrivò con la scommessa ribassista sui mutui subprime: nel 2005, individuò le gravi debolezze dei pacchetti di mutui cartolarizzati, etichettati come sicuri ma in realtà pieni di prestiti ad alto rischio.

Convinto della fragilità del sistema, Burry convinse alcune grandi banche a vendergli credit default swaps (CDS) contro questi titoli.

Quando il mercato immobiliare crollò nel 2008, il suo hedge fund realizzò profitti superiori ai 700 milioni di dollari, con un guadagno personale di circa 100 milioni.

Questa vicenda, raccontata nel libro The Big Short di Michael Lewis e poi nell’omonimo film imperdibile, lo rese una leggenda tra gli investitori.

La Nuova Strategia di Burry: Riduzione sul Tech e Focus su Settori Difensivi

Negli ultimi anni, Burry ha continuato a dimostrare la sua capacità di adattarsi ai cambiamenti del mercato.

L’ultimo filing SEC del quarto trimestre 2024 rivela un portafoglio ristrutturato in chiave più prudente e diversificata, con un valore totale di circa 77 milioni di dollari.

Una delle principali mosse di Burry è stata la riduzione delle sue posizioni nei giganti dell’e-commerce cinese:

  • Alibaba Group Holdings (BABA) → taglio del 25%, ma ancora il 16,43% del portafoglio.

  • JD.com Inc. (JD) → riduzione del 40%, ora al 13,43%.

  • Baidu Inc. (BIDU) → quota invariata al 13,61%, segnale di fiducia nel settore AI e nella guida autonoma.

  • Pinduoduo Inc. (PDD) → nuova acquisizione con 9,39%, in un’ottica di diversificazione.

Questo ridimensionamento riflette la crescente incertezza sulle aziende tecnologiche cinesi, dovuta a rischi normativi e macroeconomici.

Parallelamente, Burry ha rafforzato la sua esposizione su titoli difensivi e consumer:

  • Estee Lauder Cos. (EL) → nuova posizione al 9,68%, puntando su brand di lusso resilienti.

  • Molina Healthcare Inc. (MOH) → ridotta del 16,67%, ma ancora al 9,40%, evidenziando l’interesse per il settore sanitario.

  • HCA Healthcare Inc. (HCA) e Oscar Health Inc. (OSCR) → rispettivamente al 5,81% e 3,47%, confermando la fiducia nel comparto sanitario.

  • American Coastal Insurance → incremento significativo al 2,54%, strategia legata alla gestione del rischio catastrofale.

Il Pericolo degli ETF e la Visione Controcorrente di Burry

Uno dei temi ricorrenti nelle analisi di Burry riguarda l’eccessiva diffusione degli ETF e degli investimenti passivi, che a suo dire stanno creando una nuova bolla finanziaria.

La sua preoccupazione è che questi strumenti stiano distorcendo il mercato, provocando un eccesso di liquidità su alcuni titoli senza una reale valutazione dei fondamentali economici.

Inoltre, Burry ha più volte lanciato l’allarme sulle banche statunitensi, sostenendo che una quota significativa dei depositi non sia assicurata.

Secondo le sue analisi, istituti come U.S. Bancorp e Comerica avrebbero oltre il 60% dei depositi esposti al rischio di insolvenza in caso di crisi finanziaria, un fattore che potrebbe innescare nuove turbolenze economiche.

Un Rifugio nei Beni Tangibili: Oro, Acqua e Terreni Agricoli

Oltre ai settori difensivi, Burry ha mostrato un rinnovato interesse per asset alternativi, come oro, acqua e terreni agricoli.

Questi beni, considerati storicamente rifugi sicuri in periodi di alta volatilità, si inseriscono perfettamente nella sua strategia di protezione del capitale in un contesto di crescente incertezza geopolitica e finanziaria.

Michael Burry continua a rappresentare l’essenza dell’investitore indipendente, capace di individuare anomalie e sfidare il pensiero comune con intuizioni spesso controverse ma estremamente efficaci.

La sua capacità di adattare il portafoglio in base alle condizioni di mercato, senza seguire la folla, lo ha reso un punto di riferimento nel mondo della finanza.

La recente rotazione del suo portafoglio – con riduzioni sulle big tech cinesi, un incremento nei settori difensivi, e un focus crescente su asset tangibili – conferma la sua visione prudente ma strategica.

In un mondo finanziario sempre più dominato dagli algoritmi e dagli investimenti passivi, Burry si distingue come una “Cassandra” dei mercati, capace di individuare fragilità che altri ignorano.

Se la storia ci ha insegnato qualcosa, è che sottovalutare Michael Burry può essere un errore costoso.

Spunti di ICT trading

Prendendo spunto dal pensiero di Michael Burry analiziamo il grafico di un azione difensiva come Recordati e il grafico di un bene rifugio come l’oro.

Recordati

L’azione Recordati ha mostrato la sua connotazione rialzista di lungo termine sul grafico con il BOS settimanale del 17 gennaio 2025 a € 54,85 e il BOS dei massimi assoluti del 29 gennaio 2025 a € 57,90.

Il trend settimanale rialzista ha iniziato un ritracciamento giornaliero dopo aver fatto l’ultima manipolazione tra il 7 febbraio e il 13 febbraio 2025 e un nuovo massimo a € 60,95.

Il ritracciamento è stato confermato dal BOS giornaliero del minimo del 7 febbraio 2025 con relativo gap al ribasso che ha portato i prezzi con la settimana del 17 febbraio 2025 direttamente nella zona Discount e successivamente nella zona OTE dell’ultimo trend rialzista.

Il prezzo ha fatto un minimo l’11 marzo 2025 a € 52,15 sotto la Sell Side Liquidity del 14 gennaio 2025 mitigando l’FVG BISI Weekly e vicino al centro della zona OTE (0,705 € 51,85).

Questo è il classico pattern di ricapitalizzazione rialzista degli istituzionali.

(clicca sull'immagine per ingraandire)
Recordati Daily Chart

 

GOLD

La commodity Oro continua a brillare sui mercati, sostenuto da incertezze macroeconomiche e tassi reali contenuti.

In questo contesto, i portafogli Golden Butterfly registrano performance solide, bilanciando crescita e protezione.

La loro resilienza conferma l’oro come pilastro difensivo per gli investitori.

Il grafico mensile, dopo il BOS del 5 aprile 2024 a $ 2465 è in netta espansione.

La situazione è identica sul grafico giornaliero, dopo il BOS del 13 marzo 2025 sul massimo del 24 febbraio 2025 a $ 2974.

Non avendo punti di riferimento in alto proiettiamo l’Order Block rialzista Weekly e otteniamo un target a c.a. $ 3100.

In un eventuale ritracciamento, non a questi livelli di prezzo, un primo punto di acquisto in zona Discount è la metà dell'FVG BISI Weekly a $ 2966.

(clicca sul grafico per ingrandire)

Gold Daily Chart

Leggenda:

 

Struttura = il mercato può avere una struttura rialzista con massimi e minimi crescenti o ribassista con massimi e minimi decrescenti. Quando il mercato rompe un mino o un massimo della precedente struttura c’è un’alta probabilità di inversione;

 

ATH = All Time High (massimo assoluto);

 

Order Block = Ultimo movimento impulsivo prima di un inversione. In un trend rialzista si considera un Order Block rialzista l’ultima candela o movimento al ribasso prima del movimento impulsivo al rialzo e viceversa;

 

BOS = Brake Of Structure (rottura strutturale);

 

Premium = Premio - zona del 50% superiore di un rialzo o un ribasso dove si presume che i prezzi siano alti;

 

Discount = Sconto - zona del 50% inferiore di un rialzo o ribasso dove si presume che i prezzi siano bassi;

 

OTE = Optimal Trade Entry – All’interno delle zone premium e discount c’è una fascia compresa tra il 62% e il 79% con livello centrale a 70,5% che viene considerata come zona ottimale per entrare a mercato;

 

FVG BISI = Fair Value Gap Buy Imbalance Sell Inefficiency (divario di valore equo con sbilanciamento dei compratori ed inefficienza dei venditori);

 

FVG SIBI = Fair Value Gap Sell Imbalance Buy Inefficiency (divario di valore equo con sbilanciamento dei venditori ed inefficienza dei compratori);

 

Ribilanciamento / mitigazione di un FVG = Il mercato tende a ritornare negli FVG per dare ai compratori o venditori, che sono stati sbilanciati, l’opportunità di partecipare alle contrattazioni in quei prezzi;

 

Buy Side Liquidity = zona del grafico sopra a massimi di lungo termine, sopra a doppi massimi, sopra a trend line, dove si presume risiedano grosse quantità di ordini Buy Stop o Sell Limit.

 

Sell Side Liquidity = zona del grafico ssotto a minimi di lungo termine, sotto a doppi minimi, sotto a trend line, dove si presume risiedano grosse quantità di ordini Sell Stop o Buy Limit.



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