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"Largely anticipated": che paura ... ma Campari ?

"Largely anticipated": che paura ... ma Campari ?

Pubblicato Mer 18 Settembre 2024 - 09:56 da Emilio Tomasini Tag: Borsa

Largely anticipated, scrive il Wall Street Journal.

 

La riduzione dei tassi dello 0.50 è largamente scontata dai prezzi, questo il significato. E ciò fa paura perché se non fosse vera o se il mercato improvvisamente cambiasse d’umore che succede ?

 

Quando tutti si aspettano qualcosa e quel qualcosa non avviene può succedere il finimondo.

 

Tecnicamente abbiamo l’SP500 a contatto con 2 massimi relativi precedenti e tecnicamente e come sentiment è il momento giusto per avere un ritracciamento, soprattutto se il “largely anticipated” non si manifesta.

 

 

E’ l’antico “buy the rumors and sell the news”.  Teniamo sempre per buono l’obiettivo a quota 6000 dell’Sp500 ma francamente (come ha già dimostrato il nostro lettore) o potrebbe essere il canto del cigno o potrebbe esserci prima un ulteriore ritracciamento.

 

Un obiettivo non significa che sale come un treno fino a quel punto ma che ci arriverà … prima o poi …

 

Questa sera sapremo con esattezza di quanto la Federal Reserve americana deciderà di ridurre i tassi d’interesse.

 

Sarà una riduzione di 25 punti base? O forse di 50 punti base?

 

La decisione finale della Fed verrà annunciata alle 20:00 precise, con 30 minuti di anticipo rispetto all’intervento del presidente Jerome Powell, che spiegherà le motivazioni alla base di questa scelta.

 

Con l'inflazione che si avvicina all'obiettivo del 2%, un mercato del lavoro che desta preoccupazione e il rischio sempre più concreto che la prima economia mondiale entri in recessione, queste sono solo alcune delle questioni che saranno attentamente valutate dagli operatori in funzione delle informazioni che Powell vorrà condividere.

 

Noi non pensiamo che la recessione sia un’opzione, il rallentamento potrebbe esserlo, ma tra l’uno e l’altro ci passa come tra l’acqua bollente e quella tiepida.

 

La common wisdom dei mercati è che la Fed abbia più da perdere rallentando troppo la riduzione piuttosto che accelerandola. Meglio fare un passo deciso all'inizio del ciclo di allentamento (anche a costo di rallentare successivamente) – sostiene il pensiero della “ggente” della Borsa - per avere un impatto rapido sulle condizioni di finanziamento.

 

Questo darebbe ossigeno alla domanda dei consumatori e impedirebbe alle imprese di dover ridurre il personale.

 

E’ questo pensiero comune che rende potenzialmente pericolosa una giornata come questa in cui ringurgiteremo tutta la volatilità che ci siamo evitati finora.

 

A livello operativo:

 

IVECO: aria bellissima da doppio minimo

 

STELLANTIS: possibile un rimbalzone fino a 18

 

GENERALI: è andata

 

FERRARI: se si dovesse appoggiare oggi sul gap compriamo mercato e cancelliamo l’ordine di acquisto stop.

 

CAMPARI: si dimette l’amministratore delegato e il titolo piomba. In realtà la redditività ROIC-WACC è del 2% sia nel 2022 che nel 2023 (bilanci annuali) e prima sempre sopra lo zero con una tendenza oseremmo dire stabile. Crescita EPS a 3 anni al +26%.  Price / earning a prima vista astronomico a 38 e peggio dell’80% delle aziende peers (ma giustificato dal tasso di crescita EPS a +26% superiore al 66% delle aziende peers). Fair price a flussi di cassa scontati al presente a +40% rispetto alle quotazioni di mercato. Quindi sostanzialmente a questi prezzi potrebbe essere un affare. Stiamo pronti a comprare se eventualmente mostra i muscoli e vuole ricoprire il gap. Non è un trade per tutti, solo per i più scapestrati che amano cercare di afferrare il coltello per la lama quando cade. Con il rischio di tagliarsi alla grande.



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