Come creare un portafoglio di fondi senza Markowitz e vivere felici

Sono bastati due articoli su Invesco e su Eurose per ricevere numerose email di lettori che chiedono informazioni. La prima osservazione è che Invesco ed Eurose non sono due absolute return. Vero, ma mi verrebbe da rispondere che non rileva ai nostri fini perché ETI, il nostro indicatore proprietario e il relativo modello, esprime un valore che è paragonabile tra un fondo e l’altro indipendentemente dalla categoria e quindi tra un fondo con ETI 50 e un fondo con ETI 10 la preferenza deve andare al primo. La seconda osservazione è relativamente alla composizione del modello di portafoglio, cosa utilizzare ? Per i clienti paganti noi proporremo domani un portafoglio mean variance, per quanto possa valere un portafoglio mean variance. In realtà molti advisor si spingono a dire che un risparmiatore dovrebbe lasciare fare l’asset allocation al gestore e il portafoglio lo dovrebbe comporre in gran parte di total return. L’approccio sarebbe quello di scommettere sulle persone piuttosto che sui mercati e questo è sempre stata una filosofia che ha attirato la mia simpatia. Poi ci sono quelli che fanno portafogli equibilanciati perché se selezionate absolute return con rischi simili a cosa serve la mean variance ? Però il mercato vuole la mean variance e noi proponiamo la mean variance, ma con tutte le avvertenze del caso. Della serie meglio mean variance che niente. Terza osservazione: con le categorie dei fondi non ci si capisce niente, se prendete MorningStar, Analysis.it, Assogestioni, Bloomberg e altri flussi dati lo stesso fondo oscilla da una categoria all’altra e da una sfumatura all’altra con la volubilità di una libellula. E io banalmente mi baso sul mio flusso dati, ben sapendo che se un fondo sia di una categoria o sia dell’altra non è un fatto che rilevi assai ai fini dell’ETI. Ed infine l’ultima osservazione: ha chiamato un promotore di Trieste dicendo che io ho insultato Turissini quando questi è suo amico ed è un signor professionista. Se la benevola ironia del nostro settore è questa, allora ci meritiamo le categorie di fondi che abbiamo.