Tecnicamente il nostro indice sta puntando verso il nord e non saranno momentanei rallentamenti a farci cambiare idea. Il nostro Ftse MIB 40 deve toccare la soglia di 40.000 punti, su questo siamo certi. La Borsa di Milano tentenna oggi in attesa degli unici due eventi questa settimana capaci di dare un po’ di brio ai mercati. Si tratta della pubblicazione dei verbali della Federal Reserve e dei risultati di Nvidia che avverranno per fortuna o sfortuna dopo la chiusura.
Sono chiaramente gli annunci di Nvidia che possono maggiormente influenzare la tendenza in atto, dato che l'intelligenza artificiale è il tema più caldo dei mercati finanziari. I premi delle opzioni implicano che i trader prevedono una variazione dell'8,6% del titolo Nvidia in un senso o nell'altro - equivalente a un guadagno o una perdita di capitalizzazione di oltre 180 miliardi di dollari - quando i mercati americani apriranno domani, secondo i dati di Bloomberg. Ma l'asticella è alta per la società californiana, il cui corso azionario è esploso di oltre il 90% quest'anno dopo essere più che triplicato nel 2023. Gli investitori attendono di vedere se la star dell'IA sarà in grado di soddisfare le elevate aspettative che la circondano: un fatturato in aumento del 243,3% su base annua nel primo trimestre, a 24,69 miliardi di dollari, e una crescita del 418% dell'utile per azione a 5,65 dollari, secondo i dati di Bloomberg. Il resoconto dell'ultima riunione della Fed sarà reso pubblico alle 20 ora italiana.
Sarà sempre interessante sapere cosa è stato detto tre settimane fa all'interno del FOMC, ma, nel frattempo, i suoi membri hanno avuto più di un'occasione per esprimere il loro punto di vista, riassumibile nella parola “prudenza”. Secondo loro, è preferibile che la Fed dimostri pazienza nell'orientamento della sua politica monetaria per assicurarsi che i progressi in termini di inflazione registrati il mese scorso continuino. In realtà sul fronte inflazione e tassi niente è scontato e diffidiamo i lettori dal mettersi tra i ranghi delle varie correnti pro o contro il prossimo ribasso dei tassi. I tassi scenderanno perché tutto ciò che sale in borsa prima o poi scende, dobbiamo solo metterci d’accordo su quel prima o poi. Per il momento le previsioni sono come le calcola la bank of america qui sotto, ormai tutti vedono i ribassi nel secondo semestre ovvero dopo l’estate, come dire alle calende greche:
Ma veniamo alle nostre azioni:
BANCA MONTE DEI PASCHI: sono basito, ha staccato il dividendo e sta tornando al punto di partenza, roba da matti, veramente roba da matti. Allora come i lettori sanno abbiamo avuto un fine settimana complicato e alcuni di loro hanno notato che con Monte dei Paschi in realtà siamo andati a target il venerdì scorso 17 maggio a quota 5.33. Francamente poco importa se avete venduto o avete tenuto perché stiamo tornando al punto di partenza e se avete venduto sappiate che tra poco ricompriamo. Amen
BANCA INTESA: alcuni lettori ci fanno notare che in realtà saremmo stati stoppati il lunedì 20 di mattina allo stacco del dividendo (in realtà non saremmo stati stoppati ma avremmo semplicemente chiuso la posizione allo stacco del dividendo come abbiamo fatto su Banca BPM perché non la vedevamo campionessa di forza relativa). Premesso che lo stop loss era a 3.482 e che non è stato toccato (almeno da quello che ci risulta e salvo altre osservazioni da parte dei lettori) la nostra politica aziendale è sempre stata quella di considerare i dividendi un problema. Il miglior esempio è quello del grafico di Telecom, che ha sempre distribuito succosi dividendi (in passato) per poi perdere il 99% del valore. E quando perdi il 99% del valore non distribuisci più nemmeno dividendi. Quando c’è un dividendo noi semplicemente spostiamo in basso di pari importo stop loss e prezzo di entrata e incorporiamo per così dire il dividendo nel prezzo, anche perché il nostro sistema informatico che produce i dati statistici che vedete sotto i portafogli (equity line e il resto) non contempla la distribuzione del dividendo e quindi dobbiamo arrangiarci in questo modo. Non è corretto sotto nessun punto di vista ma ormai è andata e ormai siamo costretti a continuare così. La tendenza dopo lo stacco di un dividendo per una azione è di continuare a salire, almeno questo è il dato storico. Ma tipicamente dopo lo stacco le azioni tendono ad avere un momento di lateralizzazione. Quello che sta succedendo oggi sui bancari non ha pari nel passato e su MPS siamo d’accordo che deve raddoppiare ma comprare dopo il dividendo è roba che si è vista davvero raramente. Su intesa il flusso di vendite si è arrestato subitissimo e aspettiamo che faccia un minimo per spostare in alto lo stop loss. Comunque tutti i bancari sono in gran spolvero e ci aspettiamo una lateralizzazione molto corta.
BANCA SISTEMA: gode dell’effetto “scoppio di simpatia” come le munizioni, è rimasta indietro e tutti ora la comprano, mi aspetto una nuova impennata nei prezzi. Siamo entrati stamattina alla garibaldina.
L’autore è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti finanziari oggetto delle sue analisi.
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