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Azione De Longhi: cosa abbiamo comprato

Azione De Longhi: cosa abbiamo comprato

Pubblicato Lun 30 Maggio 2016 - 13:52 da La redazione Tag: Borsa

Analisi azione De’ Longhi

L'azione De’ Longhi ha sede a Treviso. De' Longhi dal 1974 produce piccoli elettrodomestici come macchine da caffè (il core business), aspirapolvere, scope elettriche, accessori per stiro, dispositivi per condizionamento, deumidificazione e riscaldamento, stufe, robot da cucina e altri apparati di ausilio alla preparazione e cottura dei cibi, inclusi forni a microonde.

La mission aziendale di De' Longhi è molto chiara: “offrire ai consumatori prodotti innovativi con una combinazione unica di stile e prestazioni, avere un approccio internazionale allo sviluppo prodotto che tenga in considerazione culture e stili di vita diversi”. Tutto ciò con l’obiettivo di “essere riconosciuto come il leader mondiale nel mercato delle macchine da caffè, del comfort, e in alcune categorie dei prodotti da cucina e per la cura della casa” (cfr. www.delonghi.com).

I principali punti di forza dell'azione De' Longhi sono un marchio forte e coerente, prodotti facili da usare e di eccellenti prestazioni, combinazioni innovative di materiali e finiture, attenta scelta dei colori dei prodotti.

Molto decisa anche la promessa di De' Longhi ai propri clienti: “trasformare sempre la quotidianità in qualcosa di speciale”.

I dati di bilancio dell'azione De' Longhi indicano una cosa sola: grande solidità e affidabilità. Il ROE* è stabile oltre il 16%, il ROI* in crescita ben oltre il 30%, l’EBITDA stabile oltre il 16%. Il Piotrosky F-Score si attesta a 8 su 9, indice di eccellente salubrità dell’azienda. Il fair price dell'azione De' Longhi si aggira sui 23.5-24 euro, mentre gli analisti lanciano target price fino a oltre 28 euro, dunque in prossimità dei massimi storici. Come abbiamo visto nella nostra esperienza sarebbe ottimo comprare in breakout un titolo sottoquotato ma in realtà non c'è limite all'apprezzamento oltre il fair value. E questo vale ovviamente per De' Longhi.

A livello tecnico il quadro dell'azione De' Longhi è abbastanza promettente: dopo il falso breakout ribassista di fine aprile il prezzo dell'azione De' Longhi è risalito velocemente sopra i massimi di inizio marzo, anche se nessuna chiusura settimanale finora ha sancito un vero e proprio breakout rialzista (vedi grafico sottostante). Interessanti i volumi della settimana del 13 maggio, che ha configurato un uncino di Ross e determinato l’inizio di un possibile nuovo movimento rialzista importante.

 

 

Azione De’ Longhi – barre weekly

 

*Educational

ROE: return on equity, alias redditività del capitale proprio. Viene utilizzato per indicare il tasso di remunerazione del capitale di rischio, ossia quanto rende il capitale versato in azienda dai soci. Viene solitamente confrontato con il tasso di interesse privo di rischio (quello dei BOT, sul mercato italiano) per determinare il cosiddetto premio per il rischio, ossia l’extra-rendimento che gli investitori sperano di ottenere come premio per aver assunto un rischio superiore a quello di un titolo di Stato. Se il ROE è negativo indica che la società è in perdita, dunque erode i mezzi propri per andare avanti.

ROI: return on investment, alias redditività degli investimenti. Se viene confrontato con il tasso medio di interesse sui debiti è un indicatore della capacità dell’azienda di rendere profittevole il prendere a prestito denaro per investirlo nella propria crescita. Un valore del ROI inferiore al tasso di interesse sui debiti, infatti, indicherebbe la necessità, da parte dell’azienda, di erodere il ROE per sostenere l’indebitamento finalizzato alla crescita.

EBITDA: earnings before interest, taxes, depreciation and amortizations, ossia utili al lordo di interessi, imposte e ammortamenti. Viene impiegato come misura del risultato operativo di una azienda, per verificare che essa realizzi profitti positivi dalla gestione ordinaria.

F-Score: è un indicatore dato dalla somma di nove elementi che possono assumere valore 1 o 0, quindi oscilla tra 0 e 9. Ognuno degli elementi che concorrono al calcolo è un indice di bilancio dell’azienda; se l’indice è positivo vale 1, altrimenti vale 0. Valori tra 0 e 3 indicano una situazione di pericolo, da 7 a 9 indicano che l’azienda è forte.

Fine articolo Azione De' Longhi.

(articolo di Gianluca Tonti)


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